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  • Lingua Insegnamento:
    Italiano 
  • Testi di riferimento:
    R. Camagni, Principi di economia urbana e territoriale, Carocci, Roma, 2011;

    R. Capello, Economia regionale. Seconda edizione, Il Mulino, Bologna, 2015.
     
  • Obiettivi formativi:
    OBIETTIVI FORMATIVI
    Il corso si propone di fornire allo studente gli strumenti per l’analisi dei fattori da cui dipendono i diversi percorsi di sviluppo territoriale, urbani e regionali latu sensu. I processi di localizzazione e di agglomerazione verranno analizzati sotto le diverse prospettive teoriche presenti in letteratura, e i fattori esogeni ed endogeni rilevanti per la competitività territoriale analizzati, con particolare riferimento all’innovazione e agli effetti di prossimità.


    RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

    CONOSCENZA E COMPRENSIONE
    Al termine del corso gli studenti saranno in possesso degli strumenti conoscitivi per:
    - valutare analiticamente i livelli di sviluppo e di competitività territoriali
    - valutare l’impatto dei fattori esogeni sui percorsi di sviluppo
    - valutare gli effetti delle politiche di sviluppo locale.

    CAPACITA' DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
    Al termine del corso gli studenti saranno in grado di:
    - individuare/sviluppare collegamenti fra visioni microeconomiche del comportamento degli agenti economici, caratteristiche macroeconomiche, caratteristiche competitive e di sviluppo dei territori
    - applicare le conoscenze all’individuazione delle principali criticità relative allo sviluppo locale e associare le possibili misure di policy.

    ABILITA' COMUNICATIVE
    Al termine del corso gli studenti avranno acquisito le seguenti abilità comunicative
    - saper utilizzare il linguaggio economico in modo adeguato
    - esporre e discutere con rigore le relazioni matematiche sottostanti ai modelli studiati. 
  • Prerequisiti:
    Conoscenza dei concetti fondamentali di micro-economia e macro-economia
     
  • Metodi didattici:
    L’insegnamento è strutturato in 72 ore di didattica frontale, suddivise in lezioni da due ore. La didattica frontale si costituisce di lezioni teoriche tenute dal docente, sulla base dei testi di riferimento. Durante l’insegnamento sono proposte agli studenti alcune verifiche dell’apprendimento da svolgersi in aula ed in modo collettivo che propongono quesiti volti a verificare la comprensione degli argomenti trattati. La frequenza è facoltativa, consigliata, e la prova finale sarà uguale per frequentanti e non frequentanti.
     
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    Tipo di esame:
    Scritto

    Modalità di verifica dell'apprendimento:
    La verifica dell’apprendimento sarà svolta attraverso una prova scritta, composta da 3 domande volte a verificare la conoscenza del materiale di riferimento, oltre che la capacità di comprensione, l’autonomia di giudizio e le abilità comunicative. A questo fine sarà prestata particolare attenzione all’appropriatezza del linguaggio utilizzato, alla capacità di stabilire collegamenti fra argomenti diversi e alla capacità di interagire criticamente sui temi proposti dal docente. La prova scritta sarà valutata con un punteggio espresso in trentesimi. 
  • Sostenibilità:
    Non pertinente 
  • Altre Informazioni:
    E-mail: d.quaglione@unich.it
    Giorni ed orari di ricevimento studenti: lunedì 11:00–13:00

    Qualora il quadro normativo-sanitario e le disposizioni d'Ateneo lo prevedessero, le attività didattiche e i connessi ricevimenti/gli esami di profitto potranno svolgersi in modalità telematica (totale o parziale). Per ogni ulteriore informazione e aggiornamento si rinvia alla consultazione del portale d'Ateneo. 

Il corso si propone di fornire un’ampia preparazione critica, tanto sul piano teorico quanto con riferimento a casi concreti, sui diversi percorsi di sviluppo territoriale: per quel che concerne sia la dimensione urbana (prima parte del corso) sia quella regionale latu sensu (seconda parte del corso). Nella prima parte dell’insegnamento verranno trattati quei principi fondamentali di economia urbana che ci consentono di comprendere nascita e divenire delle moderne metropoli: perché esiste la città (principio di agglomerazione)? Dove si localizzano le attività nella città (principio di accessibilità)? Che rapporti si instaurano fra le diverse attività (principio d’interazione spaziale)? Quali relazioni si creano fra le città e lo spazio circostante (principio di gerarchia)? La seconda parte del corso estende l’analisi dalla città allo spazio regionale, o macro-territoriale, e quindi ai divari di sviluppo interni agli stati. Ci si focalizzerà, in particolare, sulle diverse teorie della crescita regionale: gli approcci per fasi di sviluppo o che seguono l’asse centro-periferia; le tesi che considerano prevalenti il ruolo della domanda e del mercato e, di contro, quelle che privilegiano l’offerta e quindi la dotazione di fattori; i modelli a rendimenti crescenti, formulati dalla nuova geografia economica o, alternativamente, in ambito neo-classico.

1. Il principio di agglomerazione
2. Il principio di accessibilità
3. Il principio di interazione spaziale
4. Il principio di gerarchia
5. Il principio di competitività
6. La rendita fondiaria urbana
7. La dinamica urbana: modelli macroeconomici
8. La dinamica urbana: modelli ecologico-biologici
9. Dinamica e auto-organizzazione
10. Sviluppo endogeno
11. Innovazione e prossimità
12. Teoria della crescita regionale: spazio uniforme
13. Teoria della crescita regionale: spazio diversificato

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